News:


Non riuscite a postare perchè avete perso la password e/o avete problemi con il computer ....
CONTATTATECI


muore Claude Levi Strauss

Aperto da lucajack2cv, 04 Novembre 2009, 10:00:05 AM

« precedente - successivo »

lucajack2cv



Ho letto Tristi Tropici esattamente dieci anni fa, per combinazinoe mi trovavo proprio un posto a metà strada tra l'europa e il brasile.



Era un testo così appassionante e soprattutto completamente diverso da tutto ciò che avevo studiato fino a quel momento, banale a dirsi ma apriva un mondo. Nei due anni successivi lavorai con mio fratello ad una tesi di antropologia con un professore che  tra l'altro fu suo allievo a parigi.

All'inizio, mentre i nostri compagni passavano mesi e mesi a rilevare, disegnare, progettare e riprogettare edifici pensavamo: "se riusciamo a uscire di qui raccogliendo storie sul diavolo nel fienile abbiamo fatto bingo" invece fu un lavoro lungo e impegnativo che rimane tra le cose più istruttive che abbia fatto nella mia vita.

La ricerca sul campo non era tra gli indios ma nel mondo contadino con cui la mia famiglia aveva perso il contatto da almeno un paio di generazioni e in fondo non cambiava molto, salvo che non c'era da andare in brasile ma proprio Levi Strauss diceva in quel libro che "questi lunghi soggiorni in luoghi inospitali sono da considerarsi una scomodità della nostra professione che non hanno un valore proprio e quindi non aggiungono niente al valore della ricerca sul campo" in effetti a due o tre chilometri da casa mia entravo in contatto con persone che avevano una organizzazione mentale che mi era completamente estranea.

Mi torna in mente un altro passo in cui C.Levi Strass dice, riguardo ad una popolazione che stava cercando di contattare, che era considerata in maniera molto degradata dai suoi vicini: "è come se chiedeste ad un villaggio di stanziali un'opinione sul campo nomadi che hanno accanto". Come minimo mangiano i bambini.


Oui nous sommes les barbariens de la route..
 Flying home to you..

Anita

Anke io ho studiato Levi Strauss nei vari esami di antropologia culturale, il mio Prof (con cui poi ho fatto la testi, con ricerca sul campo :D) diceva" Non lo confondete con la marca dei jeans" (stupid)
YuppiYuppiYuppiIeaaaaaa!!! :DDD

luigi spino

Bella storia Luca, sarebbe piacevole saperne qualcosa di più.
  in hoc signo vinces

lucajack2cv

#3
Per te Luigi sarebbe piuttosto facile..

La nostra tesi assieme a tante altre appartengono alla serie: “IMMAGINI DAL TERRITORIO – L’IMMAGINARIO COME FORMA DI STRUTTURAZIONE DEL TERRITORIO NELLA ZONA DI .....” il cui relatore è il prof. Alberto Borghini (massese che ora vive nell'astigiano) ha fatto svolgere (lo fa credo tutt'ora) un'infinità di ricerche sul campo della tradizione orale ai suoi studenti del Politecnico di Torino e dell'università di Pisa. Gli studenti proveniendo da tutt'italia solitamente svolgevano le ricerche nelle zone d'origine, quindi anche nel meridione.

Con molto rigore e servendosi degli strumenti della semiotica lacaniana (che a noi è rimasta abbastanza oscura) Borghini confronta gli elementi del fantastico delle varie mitologie regionali (o tracce di essi) ricostruendo parallelismi impensabili e soprattutto che difficilmente emergono dai lavori degli studiosi locali che solitamente si appassionano al folklore, cui manca la visone d'insieme e la sua formazione teorica.

Poi pubblica questi suoi lavori nelle riviste del settore o dove riesce, alcune sue cose uscivano su "l'eco delle Apuane" e poi c'è la sua serie di libri "Semiosi nel folklore" che credo sia arrivato al terzo volume.

Nell'antoropologia credo sia un'autorità mondiale, naturalmente la maggior parte dei suoi colleghi alla facoltà di Architettura lo considerano poco più che un eccentrico. Ma il giorno che discutemmo la tesi sul diavolo nei ciottoli rotondi delle strade o sulle travi del tetto nessuno della comissione fiatò nè si oppose alla votazione proposta.

Dicevo che per te è facile approfondire questo materiale perchè Borghini collabora col Centro di Documentazione della Tradizione Orale di Piazza al Serchio in Garfagnana, che è uno dei territori più studiati. Una copia di ogni tesi è conservata nella biblioteca del centro, compresa la nostra. Puoi anche contattarlo, se poi scopre che sei un giornalista interessato al tema vedrai.. non ti molla più!

http://www.centrotradizioneorale.net/modules.php?name=News&file=print&sid=61

Oui nous sommes les barbariens de la route..
 Flying home to you..